La vaniglia o vainiglia ( Vanilla planifolia ) è un'orchidea originaria del Messico.
I suoi frutti, comunemente chiamati baccelli, producono la spezia nota come vaniglia.
Etimologicamente, il nome Vaniglia deriva dello spagnolo vainilla che deriva a sua volta dal latino vagina che significa guaina, baccello. Nella maggior parte delle lingue, la vaniglia si identifica per dei nomi foneticamente molto simili: vanilla in inglese, wanilia in polacco, vanilj in svedese, vanille in francese. Il nome scientifico ufficiale attuale è Vanilla planifolia, ma fra i sinonimi che sono stati precedentemente utilizzati, molti sono ancora d'uso corrente:
Vanilla fragrans
Vanilla sativa
Vanilla viridiflora
Notylia planifolia (Bibliografia / Sitografia: http://it.wikipedia.org/wiki/Vaniglia)
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Con la sua dolcezza e grazie alla sua sensazione di benessere e di rilassamento, è molto utilizzata anche nelle bevande come il tè ed è stata una dei principali infusi a riguardo.
Viene anche utilizzata per insaporire gli alimenti semplicemente con una stecca di vaniglia. (Bibliografia / Sitografia: Cucina Moderna - Mondadori)
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La vaniglia è il baccello della pianta "Vanilla planifolia" che cresce in Madagascar e in Indonesia.
L' essenza "assoluto" è estratta con l' alcool e possiede proprietà curative della pelle che insieme al suo dolce profumo l'hanno resa l' aroma prediletto della cosmetica.
La vaniglia suscita una sensazione di benessere e di rilassamento, il suo messaggio di buone umore e di allegria è antidepressivo. Il suo aroma è euforizzante e confortante, attenua la collera e l'irritabilità, allenta le tensioni, lenisce l'insoddisfazione e la frustrazione procurando un senso di appagamento fisico legato alla fase orale della prima infanzia. Per questa ragione il profumo della vaniglia aiuta anche a dominare la fame nervosa, spesso legata ad un vuoto affettivo, facendo risorgere l'emozione primordiale del bebè pienamente soddisfatto dopo la poppata. In effetti, il profumo della vaniglia produce una benefica regressione, risvegliando il bambino interiore.
Le proprietà afrodisiache della vaniglia sono dovute al suo legame nella nostra memoria olfattiva con le emozioni sensuale procurate dai dolci, dolciumi, creme e gelati di cui il dolce aroma è l'anima, ma anche perché ci riporta indietro alla fase puramente fisica in cui il neonato scopre il mondo esclusivamente attraverso le sensazioni che il suo corpo gli procura. In questo senso la vaniglia rassicura e abbatte le inibizioni.
La sensualità della vaniglia ha anche una spiegazione chimica in quanto alcune molecole dell' essenza naturale sono molto affine ai feromoni umani e hanno la proprietà di legarsi chimicamente con essi, fissando e mettendo in risalto l' odore personale come un vestito avvolge il corpo facendo risaltare la bellezza fisica.
I profumi dell'Anima che contengono la Vaniglia sono: Tasnim, Cacao, Tabac (Bibliografia / Sitografia: http://www.profumo.it/aromaterapia/oli_essenziali/cacao.htm)
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La vaniglia è l’ aroma più famoso del mondo, lo si ottiene da una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle orchidee, una specie di liana a fusto cilindrico, verde e flessuoso, dotato di radici avventizie, con foglie oblunghe e fiori verdastri. Il frutto, cioè la parte utilizzata commercialmente, è definito impropriamente baccello, Si tratta di una capsula ugualmente lunga che contiene una quantità molto elevata di semi di colore verde scuro, quando è immatura, che diviene di colore giallo ed infine bruno scuro a maturazione completata. Il frutto maturo è completamente inodore, il suo inconfondibile e pregiato profumo lo acquisisce restando sulla pianta e subendo un processo di fermentazione.
L’origine della vaniglia è molto antica. La leggendo narra che Montezuma offrì a Cortes, il conquistatore del Messico, una bevanda profumata dal gusto un po’ particolare: si trattava di cioccolato profumato alla vaniglia. Nonostante le precauzioni prese dagli Aztechi per custodire il segreto dell’aroma della bevanda, questo fu scoperto all’inizio del 16° secolo e fu importato in spagna. I primi scritti sulla vaniglia risalgono a Bernadino de Sahagun, un francescano che soggiornò nel nuovo mondo fra il 1560 de il 1575. Inizialmente in Europa questo prezioso aroma era riservato alla nobiltà ed utilizzato per aromatizzare bevande esotiche. Solo nel 1602 un farmacista suggerì il suo utilizzo come aroma a se stante. Questo fu il primo passo verso il grande successo di oggi.
La pianta però era difficile da sfruttare perché la sua fecondazione naturale è resa difficile dalla sua morfologia. Solo un insetto, un imenottero, svolge un ruolo di mediazione, ma non è stato possibile trapiantarlo lontano dal Messico. Nel 1861 un giovane schiavo, addetto alle piantagioni, riuscì nella fecondazione artificiale. Su 110 specie presenti allo stato selvaggio, solamente tre sono coltivate per il loro valore commerciale, la vaniglia Planifoglia, la Pompona e la Thaitensis. Le principali zone di produzione sono il Messico, il Madagascar, l’ Uganda, le isole Maurizius, le Comore, le Seychelles e l’Indonesia.
Il procedimento di lavorazione ha subito poche modifiche nell’arco del tempo, il frutto raccolto viene accuratamente scelto e successivamente messo in acqua calda per ridurre la vitalità del baccello, conservandone i fermenti. I frutti sgocciolati vengono riposti ancora caldi in casse ricoperte di lana dove la temperatura raggiunge i 50° e in 24 ore le stecche prendono il caratteristico colore bruno. Il giorno successivo i baccelli vengono presi e disposti su un graticcio lasciando un passaggio per la circolazione dell’aria e dopo un giorno esposti al sole per una settimana. L’azione enzimatica avviene in appositi magazzini e precede l’essiccazione che richiede l’ombra e un periodo che varia da due a tre mesi. Nel corso dell’essiccazione le stecche vengono suddivise secondo la categoria e la lunghezza, riunite in pacchetti e pronte per l’esportazione. La perdita di peso va dal 50 al 70%.
In commercio la vaniglia la si può trovare sotto forma di bastoncini colore bruno scuro, coperti di piccoli cristalli di vaniglia che emanano l’intenso e delizioso profumo. La vaniglia e universalmente apprezzata anche se il suo valore nutritivo e praticamente nullo, essa ha proprietà stimolanti, antisettiche e afrodisiache. Questo prezioso frutto deve il suo inconfondibile profumo al principio odorante chiamato vanillina, che varia da pianta a pianta a seconda delle sua origine. La vaniglia Bourbon ha un tasso di vanillina compreso tra 1,6 e 2,4% ed è il più alto in natura.
I prodotti ottenuti dalla sintesi ( aromi sintetici ), rappresentano il 90% del mercato mondiale di vaniglia, ma nessuno di essi riesce a riprodurre fedelmente il raffinato e inconfondibile aroma di questo frutto davvero unico. La legislazione europea considera la vanillina sintetica come un prodotto identico al naturale, ma dovrà esserne dichiarato l’utilizzo con la dicitura “aroma” e non come “aroma naturale”. La vaniglia è sempre stata considerata la spezia d’ oro, ed oggi è largamente usata nel settore alimentare per la produzione di dolci, bevande, liquori, ecc., ma trova anche vasto impiego nella cosmesi e farmaceutica. (Bibliografia / Sitografia: http://www.prodottigianduja.com/Principale/La_qualita/Vaniglia/vaniglia.html)
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Orchidea messicana coltivata ai tropici di cui si usano i frutti come condimento e in profumeria. (Bibliografia / Sitografia: Lo zingarelli - Zanichelli)
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