completamente fermentato, foglie essiccate in condotti di aria calda o forni
Durante la lavorazione del tè nero, le foglie raccolte vengono dissecate un paio d’ore per ridurre il contenuto di acqua, dopo di che vengono arrotolate meccanicamente per poi essere sbriciolate. Questo processo inizia una catena di reazioni chimiche catalizzate tramite gli enzimi che si trovano nella foglia. Le reazioni chimiche hanno luogo durante la fase successiva chiamata ossidazione o fermentazione. La reazione principale è la trasformazione di catechine ( flavoni ), principale componente delle foglie, in teaflavoni e tearubigine ecc., che conferiscono al tè nero il suo sapore caratteristico.
Il tè nero costituisce 74% di produzione mondiale. (Bibliografia / Sitografia: http://www.ceylontea.com.pl/it/ceylontea/black-and-green-tea-how-do-they-differ.html)
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La dieta è il cardine del controllo del colesterolo, e il metodo più naturale. Un recente protocollo clinico randomizzato ha dimostrato che bere due tazze al giorno di te' nero per tre settimane è in grado di ridurrre il livello di colesterolo nel sangue in soggetti affetti da ipercolesterolemia, con una riduzione del 6.5 % del colesterolo totale e dell'11% del colesteroloLDL (quello "cattivo"). Il meccanismo d'azione sembra essere legato alla capacità della bevanda di ridurre l' assorbimento dei grassi dall' intestino. (Bibliografia / Sitografia: http://ok.leiweb.it/dizionario/enc7972.shtml)
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È un tè completamente fermentato. Le foglie raccolte devono essere lavorate entro 6 ore per far sì che non perdano molte delle loro proprietà.
Le foglie vengono fatte prima appassire per 10-12 ore sopra un setaccio metallico, poi vengono arrotolate. In qualche caso l’operazione è ancora manuale, mentre in molti casi sono usate macchine pigiatrici.
Il tè arrotolato viene poi ancora srotolato in luoghi freschi e umidi cosicché assorba ossigeno e, per reazione chimica, le foglie assumano il caratteristico colore rosso ramato.
Le foglie così fermentate vengono fatte essicare passando in condotti di aria calda, in forni, oppure in grandi padelle messe sulla fiamma (metodo utilizzato ancora in Cina).
Esiste un altro metodo di lavorazione chiamato CTC (cut-tear-curl, taglia-straccia-arrotola) utilizzato per produrre tè di pezzature più piccole, adatti per l’utilizzo in bustina: le foglie appassite attraversano i rulli di una macchina che rompe le foglie in frammenti minuscoli. (Bibliografia / Sitografia: http://www.teaway.it/?p=black)
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