Cloroplasto, cloroplasti: organelli cellule vegetali eucariote con pigmenti fotosintetici es clorofilla in organismi autotrofi, tilacoidi, grani, grana
Sono organuli in cui avviene la fotosintesi grazie alla presenza di pigmenti fotosintetici; tra questi la clorofilla a è il pigmento fondamentale, presente in tutti gli organismi autotrofi.
Nelle alghe, salvo alcune eccezioni, i cloroplasti sono pochi, voluminosi e di differente morfologia (archeo- e mesoplastidi). Nelle piante terrestri sono piccoli, numerosi e di forma lenticolare ( neoplastidi ).
I cloroplasti sono in grado di orientarsi rispetto alla luce e di dividersi in modo indipendente dalla divisione del nucleo. (Bibliografia / Sitografia: http://www.dipbot.unict.it/botanica-web/vegetali/cloroplasti.htmUn)
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Un cloroplasto è un organello di forma elissoidale, con dimensioni di circa 5 micron. Si suppone che cloroplasti e mitocondri siano i residui di batteri a vita libera che furono abitanti simbiontici di cellule primitive eucariote.
E' circondato da due membrane separate da un sottile spazio intermembrana. Una rete di membrane ripiegate in maniera complessa formano sacchetti membranosi che, nei cloroplasti delle piante, sono chiamati tilacoidi, impilati in strutture dette grani o grana. (Bibliografia / Sitografia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cloroplasto)
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I cloroplasti sono organuli cellulari tipici delle cellule delle piante e dei protisti fotosintetici ( alghe ). Il loro numero all'interno delle cellule è variabile, alcune alghe ne possono avere solo 1 o 2 di forme molto varie, nelle piante superiori ogni cellula delle parti verdi contiene diverse decine di cloroplasti di forma irregolarmente ovale.
Il materiale migliore in cui osservare i cloroplasti delle piante superiori è costituito dalle foglie di alcune piante acquatiche come l'Helodea Canadiensis comunemente detta "peste d'acqua", una pianta comunissima sul fondo di stagni e fossi d'acqua abbastanza pulita, viene impiegata anche come pianta da acquario.
La scelta di questo tipo di pianta è dovuta al fatto che le foglie, molto sottili, fanno passare bene la luce, è quindi possibile osservare le cellule ed i cloroplasti mettendo semplicemente una foglia su un vetrino portaoggetti e coprendola con un coprioggetti e poi osservare in trasparenza. Adottando questa semplice tecnica si vedranno dei corpi verdi: i cloroplasti. Continuando l'osservazione per qualche minuto si potranno vedere questi organuli muoversi lentamente trascinati dal movimento del citoplasma, questo fenomeno prende il nome di ciclosi. I cloroplasti sono verdi perchè contengono la clorofilla, il pigmento di colore verde che cattura l'energia luminosa e la utilizza, attraverso una complessa serie di reazioni chimiche ( ciclo di Calvin ) per produrre glucosio partendo da acqua ed anidride carbonica. (Bibliografia / Sitografia: http://www.geocities.com/thetropics/paradise/9229/cloroplasti.htm)
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