Sono germi molto diffusi in natura, localizzati spesso sulla pelle e nelle prime vie respiratorie ( bocca, naso ) degli animali e dell' uomo ( specie in presenza di raffreddori ), su ferite infette, foruncoli. Si sviluppano in presenza di acqua e a temperatura ambiente ( fra 6,5 e 45 gradi centigradi ). (Bibliografia / Sitografia: http://www.sapere.it/tca/MainApp?srvc=dcmnt&url=/tc/medicina/percorsi/cibi/infezioni1.jsp)
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Gli stafilococchi sono germi sferici, raggruppati in colonie, capaci di produrre un pigmento che vivono ovunque, nell' aria, nella polvere, nel terreno, sulla pelle, nella gola e vie respiratorie, negli escreti dell'uomo e degli animali. Si suddividono in due gruppi: quelli patogeni ( hanno la capacità di provocare fenomeni morbosi ) e quelli non patogeni. In questo contesto interessano unicamente quelli patogeni di origine umana o animale per i quali sono da considerare due categorie in funzione della loro capacità a creare danno:
1-il danno che subisce l'uomo e l' animale per l'azione degli stafilococchi su determinati organi;
2-il danno creato all'uomo che consuma alimenti inquinati da stafilococchi produttori di tossine. (Bibliografia / Sitografia: http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/odg-mes/5174.htm)
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Lo stafilococco è un batterio che deve il proprio nome "Staphylococcus" al fatto che, generalmente, tende ad aggregarsi in ammassi disordinati che all'osservazione microscopica ricordano i grappoli d' uva. Non vi è un solo tipo di stafilococco, infatti, ne esistono diverse varietà: vi è per esempio lo Staphylococcus aureus che è considerato un patogeno di primaria importanza ed è la specie che si ritrova più frequentemente nei campioni clinici. Vi è lo Staphylococcus epidermidis che rappresenta la specie del genere Staphylococcus predominante
sulla cute umana. Vi è lo Staphylococcus auricolaris che è il più frequentemente localizzato nell'orecchio, lo Staphylococcus capitis proprio del cuoio capelluto e così via. Ne sono stati individuati, infatti, oltre 30 sierotipi.
Tutti gli stafilococchi possiedono diverse componenti cellulari e producono molte sostanze extracellulari ( enzimi e tossine ), cui è dovuta, in misura variabile, la loro patogenicità. Molti di questi componenti cellulari e sostanze extracellulari sono esclusivi dello Staphylococcus aureus che perciò è decisamente patogeno. Le altre specie vengono invece considerate patogene opportuniste: in altre parole possono dare malattie se si verificano particolari condizioni favorevoli.
Gli stafilococchi sono larghissimamente diffusi in natura: si ritrovano nella polvere dei pavimenti, sui muri e su una gran varietà di oggetti inanimati. Essi sono molto resistenti potendo sopravvivere a svariate condizioni ambientali avverse e sono relativamente resistenti al calore, all' essiccamento, ai disinfettanti. Varie specie di Stafilococco fanno parte della flora normale dell'uomo e degli animali: si ritrovano sulla cute e sulle mucose del tratto respiratorio superiore e del tratto intestinale. Quindi, molti soggetti rappresentano portatori asintomatici che possono costituire fonti di infezione per sé e per gli altri. Per esempio, si sa che molti individui (dal 10% al 40%) sono portatori di Staphylococcus aureus, in relativamente larga quantità, nelle narici; tali soggetti, quindi, rappresentano un importante veicolo di diffusione, sebbene questa si verifichi soprattutto tramite le mani, in quanto i portatori nasali sono spesso anche portatori cutanei.
Come detto, la cute è frequentemente colonizzata da stafilococchi e proprio la cute, sia integra ( attraverso i follicoli piliferi o i dotti sudoripari ), sia interrotta da lesioni, rappresenta una frequente via d'ingresso degli stafilococchi. Tuttavia, lo sviluppo di patologia stafilococcica è correlato non solo alla virulenza dell' organismo ma anche alla resistenza dell' ospite (cioè dell' organismo umano), per cui è preliminarmente necessaria la colonizzazione del distretto interessato, che può essere favorita da svariati fattori. (Bibliografia / Sitografia: http://www.mammaepapà.it/salute)
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Lo stafilococco è un batterio appartenente alla famiglia delle Micrococcaceae, ed al genere Staphylococcus, che comprende sia forme saprofite che patogene ( indicate una volta coma Staphylococcus aureus ); utilizza il glucosio mediante fermentazione. Le specie patogene sono coagulasi, fosfatasi, DNAsi positive e producono due tipi di tossine: l' emolisina alfa e beta ( di provenienza rispettivamente umana e bovina ) e una enterotossina termostabile che dopo ingestione provoca una sindrome caratteristica con nausea, vomito e disturbi gastro-enterici che compaiono dopo poche ore dall' ingestione; l'esito è breve e benigno. (Bibliografia / Sitografia: Igiene degli alimenti di A. Galli Volonterio Clesav editrice)
Lo stafilococco è presente sulla cute e nelle vie respiratorie e gastroenteriche dell'uomo e può invadere i tessuti in seguito a ferite della cute o delle mucose.
Gli stafilococchi sono microrganismi aerobi e anaerobi facoltativi, non hanno particolari esigenze nutritive, crescono bene a 36°C con un pH di 7,4; sono alofili. Possiedono un'alta resistenza agli agenti chimici e fisici di disinfezione; sono asporigeni e una buona resistenza all' invecchiamentoe all' essiccamento. Vengono distrutti con il calore in 30? a 60°C.
L'azione patogena dello stafilococco ( Stafilococcus aureus: così chiamato perchè in terreni solidi forma colonie rotonde pigmentate giallo-oro intenso ) è imputabile alla liberazione di esotossine ( emolisine, leucocidine, anterotossine ) oltre che alle componenti strutturali e alle proprietà metaboliche degli stafilococchi.
Alcuni ceppi di stafilococco aureus nell' uomo possono causare una intossicazione alimentare perchè sono in grado di moltiplicarsi in particolari alimenti come creme, carni, latticini, gelati ...in cui producono la loro enterotossina.
Altre specie patogene sono lo Staphylococcus epidermidis ( o S. albus: così chiamato perchè forma colonie bianche ) che può causare infezioni sulla cute e lo Staphylococcus saprophyticus che può determinare infezioni urinarie.
Per la terapia si utilizzano come antibiotici le penicilline e, in presenza di ceppi penicillino-resistenti meticillina e oxicillina. Nei soggetti allergici alle penicilline possono essere utilizzate le cefalosporine. (Bibliografia / Sitografia: Introduzione alla microbiologia di Eudes Lanciotti Zanichelli editore)
Gli Stafilococchi sono batteri Gram-positivi di forma sferica, riuniti in genere in ammassi irregolari, spesso dall’aspetto di grappoli. Crescono bene nei comuni terreni di coltura, fermentano i carboidrati eproducono pigmenti dal bianco al giallo profondo. Alcuni sono presenti nella popolazione normale della cute e delle mucose nell' uomo; altri causano suppurazioni, ascessi, diversi tipi di infezioni purulente e anche la fatale setticemia ( diffusione per via ematica di una infezione da germi patogeni ). Gli stafilococchi patogeni spesso emolizzano il sangue, coagulano il plasma e producono diversi enzimi extracellulari e tossine.
La forma più frequente di tossinfezione alimentare è causata da una enterotossina termo-stabile stafiloccica. Gli stafilococchi sviluppano rapidamente resistenza a numerosi antibiotici e rappresentano un problema terapeutico. Il genere Staphylococcus comprende varie specie, ( almeno 30 ). Le 3 specie più importanti sono: Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis e Staphylococcus saprophyticus. Staphylococcus aureus è coagulasi-positivo, proprietà che lo distin-gue dalle altre specie. È il maggior patogeno per l' uomo; infatti quasi tutti hanno avuto almeno una infezione da S. aureus nella loro vita. (Bibliografia / Sitografia: http://www.microbiologia.unige.it/varnier/didattica/SCHEDEMICROBIOLOGIA/documentopdf/BATTERIOLOGIA%20Staffilococchi%202008.pdf )
Uno dei terreni ideali in microbiologia per la coltura dello stafilococco è lo "Staphyilococcus medium" composto da: estratto di lievito, triptone, lattosio, mannitolo, sodio cloruro, potassio fosfato biacido. gelatina, agar. E' un terreno selettivo per l' isolamento e la differenziazione di stafilococchi patogeni basato sulla tolleranza al sale, sulla pigmentazione, sulla fermentazione del mannitolo e sulla fluidificazione della gelatina.
Lo stafilococco patogeno ( coagulasi positivo ) è in grado di crescere su terreni ad elevato tenore di sale e al mannitolo, per formare colonie di stafilococchi di colore arancione che danno reazioni positive per la produzione di acido e per la fluidificazione della gelatina. Stone ha suggerito che l'attività gelatinasica degli stafilococchi è indicativa di ceppi che provocano la contaminazione degli alimenti, ma Chapman ed altri hanno riferito che gli stafilococchi che provocano l'avvelenamento da intossicazione alimentare devono dar luogo anche ad una colorazione arancione, essere coagulasi-positivi e fermentare il mannitolo.
Chapman ha dimostrato che l'incubazione a 30°C dà luogo ad una colorazione più scura e a nessuna interferenza con la reazione di Stone, nè con la produzione di acido dal mannitolo. Smuckler e Appleman hanno reso questo terreno per lo stafilococco selettivo per la determinazione degli stafilococchi coagulasi-positivi, in prodotti carnei contenenti un gran numero di microrganismi del genere Bacillus, con aggiunta di azide sodica. (Bibliografia / Sitografia: Manuale Oxoid edizione italiana 1982 Oxoid italiana S.p.A.)
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