Arteriosclerosi: degenerazione e indurimento delle pareti delle arterie frequente nell'età avanzata. (Bibliografia / Sitografia: Nuova Educazione Alimentare - S. Rodato I. Gola - editore: Clitt)
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Il termine arteriosclerosi assume un significato generico, potendo esso riferirsi a forme patologiche distinte, come l'aterosclerosi, la sclerosi di Monckeberg. Le malattie arteriosclerotiche costituiscono le principali cause delle patologie delle arterie coronarie e possono portare ad aneurisma, trombosi, a gangrena degli arti in cui si trova l' arteria sclerotica, a cardiopatia polmonare ed a cecità. (Bibliografia / Sitografia: http://it.encarta.msn.com)
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Arteriosclerosi: complesso di alterazioni anatomiche a carattere degenerativo che riguarda soprattutto le grosse arterie ( aterosclerosi ). Predilige le arterie coronariche, cerebrali, degli arti, determinando una riduzione di calibro vasale e un aumento di rigidità dei vasi arteriosi. La lesione è soprattutto un restringimento ed un indurimento. Vi è quasi sempre un rapporto tra lo sviluppo della malattia e l'aumento del tasso di lipidi
ematici ( in particolare il colesterolo ) e una relazione con la pressione arteriosa, vita sedentaria. L’ angina, di solito il primo sintomo dell’aterosclerosi, e la cardiopatia coronarica, sono il risultato dei blocchi causati da questo tipo di restrizioni del flusso sanguigno. Ne sono più precocemente colpiti i diabetici, gli ipertesi, i sofferenti di gotta e di malattie dismetaboliche.
L'arteriosclerosi nasce soprattutto mangiando troppo e male. Oggi siamo ipernutriti e predisposti al sovrappeso. La nostra alimentazione è più ricca di un tempo, si spendono meno energie per il lavoro.
Il fumo danneggia le arterie e ne accelera la sclerosi (l'indurimento), la nicotina assorbita dal tubo digerente per via della saliva, svolge inoltre un' azione vasocostrittrice.
E' diffusa in persone ad iniziare da 50-60 anni di età, bensì si possa riscontrare anche in età giovanile.
Per decenni l'aterosclerosi non da alcun disturbo, ma, dopo i 50-60 anni, in alcuni soggetti, il processo è così avanzato da dar luogo alle complicanze della placca e quindi ad importanti manifestazioni cliniche.
Si raccomanda una dieta con apporto normale di calorie, equilibrate in colesterolo; l'eliminazione di fattori tossici come alcool e fumo.
E' consigliato anche evitare stati emozionali ripetuti ( per evitare la messa in tensione del sistema surreno-simpatico ).
Un flusso di sangue insufficiente al cervello può causare sintomi come confusione e senilità. Sintomi dell’aterosclerosi avanzata sono ipertensione, crampi o paralisi dei muscoli, sensazione di pesantezza, pressione al torace e dolori che si diffondono dal torace alla spalla e al braccio sinistro. I fattori che accentuano la tendenza all’insorgere dell’aterosclerosi sono obesità, mancanza di esercizio fisico, ipertensione, fumo, ereditarietà, stress e una dieta squilibrata.
Bisognerebbe evitare anche il sale e i carboidrati raffinati che contengono colesterolo. Lo zucchero e l’ alcool in eccesso che non vengono usati per la produzione di energia, alla fine si trasformano in grassi saturi.
Le sostanze nutritive possono avere effetti positivi. La vitamina E e la vitamina C favoriscono l’aumento dell’ ossigeno nel flusso sanguigno. Lo iodio preso insieme alla vitamina E, aiuta i malati di aterosclerosi perché stimola la tiroide favorendo il metabolismo dei grassi. Dosi elevate di vitamina C hanno impedito il manifestarsi dell’ aterosclerosi negli animali carenti di questa vitamina. L’ acido nicotinico, una forma di vitamina B3 o niacina, può far regredire l’aterosclerosi nelle persone geneticamente vulnerabili ad alti livelli di colesterolo nel sangue.
Per combattere l’aterosclerosi sono necessarie le sostanze nutritive che combattono i depositi di colesterolo che minacciano di ostruire le arterie. Maggiore è la quantità di grassi saturi nell’ alimentazione, più alto sarà il fabbisogno di acido linoleico e di lecitina.
L’ acido linoleico è necessario per l’utilizzazione dei grassi saturi e del colesterolo. Altri due acidi grassi sono essenziali ma possono essere sintetizzati dallo stesso acido linoleico se sono presenti un determinato numero di vitamine e minerali che favoriscono il processo di conversione. Gli oli polinsaturi sono una buona fonte di acido linoleico. Vista la loro velocità di saturazione, si raccomanda di prendere vitamina E allo stesso tempo. La lecitina scompone il colesterolo e i grassi nel sangue in modo che possano essere efficacemente utilizzati dalle cellule del corpo. Altre sostanze nutritive vitali per la produzione di lecitina sono colina, inositolo, vitamina B6 e magnesio. La diminuzione dei livelli di selenio è stata associata al blocco delle arterie nelle cardiopatie coronariche e all’aterosclerosi. La vitamina K, che coagula il sangue ( una causa dell’ arteriosclerosi e dell’ infarto ), dovrebbe essere evitata. Un’ aspirina al giorno mantiene il sangue liquido e protegge dalla formazione di depositi e dall’ infarto.
L’ esercizio fisico è essenziale ma non deve essere troppo intenso. Si pensa che camminare tutti i giorni per mezz’ora o un’ora sia sufficiente per allungare la vita. Secondo recenti informazioni invece, l’ attività fisica intensa praticata cinque giorni alla settimana per 45 minuti ogni volta è l’unica che allunga la vita.
In caso di ipercolesterolemia si consiglia un consumo di grassi non superiore al 30% delle calorie. In caso di insuccesso si può passare ad una dieta al 20% di grassi di cui il 7% saturi e 200 mg di colesterolo al dì. (Bibliografia / Sitografia: URL: http://www.anagen.net/arterio.htm)
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L' aterosclerosi è una malattia infiammatoria cronica delle arterie di grande e medio calibro che si instaura a causa dei fattori di rischio cardiovascolare: fumo, ipercolesterolemia, diabete mellito, ipertensione, obesità, iperomocisteinemia. Clinicamente l' aterosclerosi può essere asintomatica oppure manifestarsi, di solito dai 40-50 anni in su, con fenomeni ischemici acuti o cronici, che colpiscono principalmente cuore, encefalo, arti inferiori e intestino. Il termine aterosclerosi è stato proposto da Marchand nel 1904 per sottolineare la presenza dell' ateroma ( dal greco athere, che significa "pappa", ad indicare il materiale grasso, poltaceo, contenuto nelle placche ). Per arteriosclerosi si intende invece un indurimento ( sclerosi ) della parete arteriosa che compare con il progredire dell'età. Questo indurimento arterioso è la conseguenza dell'accumulo di tessuto connettivale fibroso a scapito della componente elastica. (Bibliografia / Sitografia: http://it.wikipedia.org/wiki/Arteriosclerosi)
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La parola chiave dell'arteriosclerosi è "endotelio", la sottile e delicata pellicola che riveste la parete interna dei vasi sanguigni ed è a diretto contatto con il flusso ematico. L' arteriosclerosi ha inizio quando l'endotelio viene, in qualche modo, danneggiato. Accade, allora, che i grassi contenuti nel sangue s'infiltrano tra l'endotelio e lo strato sottostante e, nello stesso tempo, l' endotelio perde la capacità di mantenere fluido il sangue. Così, alcune sostanze presenti nel sangue cominciano a depositarsi in quel punto e danno l'avvio al processo che porterà alla formazione della "placca", che è un indurimento circoscritto della parete del vaso. Una volta formatasi, la placca tende ad accrescersi all'interno del vaso e a restringerne progressivamente il calibro, riducendo, di conseguenza, l'apporto di sangue, ossigeno e sostanze indispensabili alla vita di quei tessuti che l'arteria deve nutrire. (Bibliografia / Sitografia: http://www.benessere.com/salute/disturbi/arteriosclerosi.htm)
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Con il termine arteriosclerosi si intende un generico indurimento e perdita di elasticità delle pareti delle arterie. L' aterosclerosi è una forma particolare di arteriosclerosi, che consiste nella formazione sulle pareti delle arterie di placche, dette ateromi o placche aterosclerotiche. L' aterosclerosi è una malattia subdola: si sviluppa nel corso dei decenni in silenzio, senza dare alcun sintomo. Purtroppo quando compaiono i primi sintomi, tra i 40 e i 60 anni, la situazione delle arterie è già compromessa e il rischio di cadere vittima delle complicanze, che spesso portano alla morte, diventa altissimo: ictus cerebrale e infarto del miocardio sono senz'altro le più gravi. (Bibliografia / Sitografia: http://www.cibo360.it/cibo_salute/aterosclerosi/index.htm)
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Indurimento e irrigidimento delle arterie a seguito di danneggiamento dell' endotelio, dove vengono depositate delle placche. Se le arterie con sclerosi sono arterie di grosso calibro si parla di aterosclerosi. (Bibliografia / Sitografia: http://it.mimi.hu/medicina/arteriosclerosi.html)
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Denominazione generica designante una malattia involutiva del sistema arterioso. Le sue manifestazioni sopravvengono in genere dai 40 a 60 anni e più spesso nell’ uomo. Le cause determinanti sono varie una in particolare allo stile alimentare ( diete ricche di grassi, tabacco, alcool ) (Bibliografia / Sitografia: "Dizionario enciclopedico universale" Le lettere)
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Serie di alterazioni costituite da ingrossamento e perdite di elasticità della parete di un vaso arterioso. (Bibliografia / Sitografia: "Enciclopedia della medicina De Agostini.")
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