Vitamina k
Descrizione La vitamina k è anche soprannominata la vitamina cerotto, per il suo ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue. Esistono tre tipi principali di vitamine k: k1 e k2 sono liposolubili e possono essere prodotte nel tratto intestinale in presenza di certi batteri della flora intestinale; k3 è idrosolubile e viene prodotta sinteticamente per il trattamento di pazienti che non riescono ad utilizzare la vitamina k prodotta naturalmente, per carenza di bile, un enzima necessario per l'assorbimento di tutte le vitamine liposolubili. La vitamina k insieme alla vitamina D produce una proteina che si lega ai cristalli minerali che si trovano nelle ossa. La vitamina K è coinvolta in un processo dell' organismo, la fosforilazione, nel quale il fosfato, combinato col glucosio passa le membrane cellulari e si trasforma in glicogeno, una forma in cui i grassi sono accumulati nell' organismo, necessario per l'attività fisica e altri bisogni energetici. Essa è anche vitale per il funzionamento normale del fegato.
Assimilazione ed immagazzinamento La vitamina K viene assorbita nel tratto intestinale superiore con l'ausilio della bile e dei sali biliari e viene trasportata al fegato, dove svolge una funzione essenziale per la sintesi della protrombina e di molte proteine coinvolte nel processo di coagulazione del sangue. Essa viene immagazzinata in quantità molto piccole. I grassi rancidi, le radiazioni di raggi x, l'aspirina e l'inquinamento industriale dell'aria distruggono la vitamina K ed un uso eccessivo di antibiotici può distruggere la flora intestinale e distruggono la flora batterica impoverendo cosi le riserve. L'eparina è un antagonista della vitamina K mentre i salicilati aumentano il fabbisogno della vitamina. La vitamina K può essere usata con sicurezza come antifermentativo nella conservazione dei cibi. Non ha effetti scoloranti né odore sgradevole e se viene aggiunta alla frutta naturalmente colorata aiuta a mantenere una condizione stabile e piacevole del cibo. Se lo yogurt, o il latte acidofilo sono inclusi nella dieta l'organismo può essere capace di produrre una quantità sufficiente di vitamina K. In più, gli acidi grassi insaturi e una dieta a basso tenore di carboidrati aumentano la quantità di vitamina k prodotta dalla flora intestinale.
Alimenti contenenti vitamina K Le piante verdi e le verdure a foglie verdi sono fonti naturali di vitamina. Il latte di vacca, lo yogurt, il tuorlo dell'uovo, le melasse scure, l'olio di semi di cartamo, l'olio di fegato di pesce e altri oli polinsaturi sono altre buone fonti. La fonte più costante è il lavoro dei batteri intestinali.
Dosaggio e tossicità L'abbondanza di vitamina K nelle diete, accompagnata dall'apporto dato dei batteri intestinali, provvede ad un sufficiente approvvigionamento di vitamina K. La metà del fabbisogno giornaliero viene fornita dalla dieta e l'altra metà viene prodotta nell'intestino; il tasso di assorbimento varia da individuo a individuo e può andare dal 10 al 70%. I neonati, necessitano di un'assunzione giornaliera per prevenire anormali episodi emorragici. I livelli si normalizzeranno entro 3 o 4 giorni. Gli adulti necessitano di: uomini 80 microgrammi Donne 65 microgrammi al giorno. Vengono spesso somministrati dosaggi terapeutici di vitamina K prima e dopo operazioni chirurgiche per ridurre le perdite di sangue. Talvolta viene iniettata vitamina K alle donne nella fase precedente al parto come protezione contro eventuali emorragie. Dosi eccessive di vitamina K sintetica possono causare intossicazione, poiché i residui si possono ammassare nel sangue. La tossicità porta ad una forma di anemia che si evidenzia con un collasso dei globuli rossi. Nei bambini si può sviluppare l'ittero nucleare, una sindrome in cui pigmenti gialli si infiltrano nel midollo spinale e nelle aree cerebrali. I corpuscoli di Heinz, piccoli granuli presenti nei globuli rossi, si riscontrano nei bambini con una overdose di vitamina K. Vampate, sudorazione, prurito e senso al petto sono sintomi di intossicazioni da vitamina K sintetica. La vitamina K naturale viene immagazzinata nell'organismo e non produce sintomi di intossicazione.
Effetti da carenza e sintomi Un'inadeguata assimilazione o l'incapacità da parte dell'organismo a utilizzare la vitamina K nel fegato sono usualmente evidenziate da sintomi specifici di carenza. La deficienza di vitamina K è comune in malattie come il morbo celiaco, la sprue e la colite, che colpisce la mucosa dell'intestino tenue e causa una perdita rapida del contenuto intestinale. La carenza di vitamina K dovrebbe sempre essere curata da un medico. Tra le persone che possono essere carenti troviamo quelle che vengono alimentate per via endovenosa, quelle che seguono una dieta a basso contenuto calorico, quelle che seguono lunghe terapie antibiotiche e quelle che assumono farmaci come colestirammina e anticonvulsivanti. La carenza di un qualsiasi agente coagulante può causare emorragie. Una carenza può causare emorragie in qualunque parte dell'organismo, inclusi il cervello, il midollo spinale e il tratto intestinale. Una deficienza di vitamina K può essere causa di aborti, epistassi, e può anche essere un fattore che favorisce malattie cellulari e diarrea. Altri sintomi sono ematomi e segni bluastri sulla pelle. Quantità attentamente dosate di vitamina K vengono somministrate a pazienti che necessitano di un modesto aumento di protrombina nel loro sangue, non permettendone però una troppo forte azione contro gli anticoagulanti. In alcuni casi la vitamina ha le stesse proprietà di alcune sostanze chemioterapiche altamente tossiche. È stato scoperto che la vitamina K3 inibisce alcuni tumori come quello al seno, alle ovaie, al colon, allo stomaco, ai reni e ai polmoni. La vitamina K è spesso associata con la vitamina C per la prevenzione e la risoluzione di emorragie in diverse parti dell'occhio. Essa è stata utilizzata per prevenire episodi emorragici in seguito ad operazioni alla cistifellea e per prevenire paralisi cerebrali.
La vitamina K può essere efficace nella cura delle seguenti delle seguenti malattie: organi malattie Apparato intestinale Morbo celiaco Vermi Cistifellea Calcoli alla cistifellea Fegato Cirrosi epatica Itterizia Ghiandole Fibrosi cistica Pelle Ematomi Ulcere Sangue/apparato circolatorio Coagulazione anormale Emorragie Lividi Ossa Osteoporosi Occhi Emorragie Generale Cancro(seno,colon,stomaco,reni,polmoni) Epatite Etilismo Invecchiamento Kwashiorkor Paralisi cerebrale
Bibliografia / Sitografia: www.laleva.cc/almanacco/vitamina_k.html
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