Ormoni
Il termine “ormone” deriva da una parola greca, ormaò, che significa “stimolo, metto in movimento”. Si tratta di sostanze formate da organi specificamente addetti a questo compito, che, una volta prodotti, vengono trasportati nella circolazione sanguigna, in quantità dipendenti dalle necessita dell’organismo, e trasportate ovunque dove serve; il loro punto d’azione è lontano dal luogo di produzione, e le ghiandole non le fabbricano per sé ma per l’intero organismo. Non conosciamo ancora il loro meccanismo d’azione, ma solo i risultati della loro azione: è comunque certo che interferiscano in quel complesso di reazioni chimico-fisiche che viene chiamato “metabolismo” e, più specificatamente , con ogni probabilità,sugli enzimi che regolano queste reazioni. L’essenza però della azione ormonale non è tanto quella di agire su questa o quel processo metabolico,accelerando o rallentando il suo svolgimento,quanto quella di organizzare i singoli processi, coordinarli tenendo conto dell’andamento degli altri,armonizzandoli in un unico complesso orientato verso un unico indirizzo:l’efficienza dell’organismo. il loro compito e rendere fattiva la fondamentale unità dell’organismo. Il concetto di organismo intaso come unità non è così ovvio come potrebbe sembrare tanto che alla fine del secolo scorso illustri uomini di scienza l’avevano sepolto definendolo ormai obsoleto. Oggi la scienza ha dimostrato irrefutabilmente la sua validità. Se si parla di apparato digerente,polmonare,di sistema nervoso, e ecc. come unità isolate lo si fa per necessità di semplificazione di puntualizzazione di problemi specifici. In realtà, il complesso delle loro funzioni ha la possibilità di realizzarsi in modo efficiente, utile all’organismo solo se si armonizza quelle funzioni di altre organi apparati,solo se “ascolta” le richiesta o gli ordini che questi indirettamente inviano e si comporta di conseguenza. “vita”non significa semplicemente lo svolgere di reazioni fisiche- chimiche più o meno complesse,queste infatti sono comuni anche le sostanze non viventi;”vita” significa,invece,lo svolgersi armonico,ordinato di queste processi,convergenti in unico e utile risultato finale nella conservazione della vita. Gli ormoni sono tra gli agenti più importanti di questa armonizzazione. Ma c’è di più. L’organismo come il nostro che vive in un ambiente continuamente notevole, si esige,per la sopravvivenza stessa, un’ incessante attività di adeguamenti e di compensazione di fronte alle mutate condizioni ( variazioni di temperatura,dell’ossigeno presente nell’aria,del tipo e della quantità degli alimenti disponibili, ecc.),e nello stesso tempo una correzione dei mutamenti che tendono ad avvenire nell’organismo e che sarebbero incompatibile e con la vita stessa (esempio ,la termoregolazione:i processi metaboliche partano alla produzione di colore, questo accelera a sua volta i processi metabolici, per cui i due fenomeni influenzandosi a vicenda,condurrebbero fatalmente alla morte se non interviene il meccanismo di compenso, la sudorazione, e il conseguente raffreddamento ). Anche in questa opera di riequilibrio, gli ormoni, insieme con il sistema nervoso, svolgono un’azione di primo piano.
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