Tocoferolo o Vitamina E, è una Vitamina liposolubile, il cui assorbimento nell’organismo viene regolato dai lipidi. La sua molecola (formula bruta C29H50O2) possiede una “testa” di benzopirano (composto eterociclico formato da due anelli) cui si lega una catena isoprenica (in cui cioè l’unità isoprenica si ripete più volte). Questa sorta di “coda” porta alla molecola le sue caratteristiche lipofile, e permette il collegamento alla membrana plasmatica delle cellule.
Funzione del tocoferolo
Il ruolo del tocoferolo nell’organismo umano non è ancora completamente conosciuto. È un potente antiossidante, che sembra svolgere un’azione protettiva dei fosfolipidi presenti nelle membrane cellulari, nei confronti dei radicali liberi (molecole che si formano come prodotti di alcune reazioni metaboliche). Sembra inoltre che questa vitamina prevenga l’ossidazione del colesterolo, il che avrebbe importanti effetti sul controllo dei livelli di questa molecola nell’organismo e sulla comparsa di malattie cardiovascolari. La presenza del tocoferolo, inoltre, sembra fondamentale per la stabilità delle membrane dei globuli rossi, per il funzionamento del cristallino dell’occhio, e per lo sviluppo del sistema nervoso e della muscolatura. Sembra anche prevenire, all’interno delle cellule, l’accumulo della lipofuscina, un prodotto della degradazione dei lipidi. Per la sua azione antiossidante, il tocoferolo potrebbe avere un ruolo protettivo anche nei confronti dei processi di invecchiamento e nella prevenzione di alcune forme di cancro.
Viene denominata dl-alfa-tocoferolo e contiene tutte le otto forme steroisomere possibili (da non confondere con le otto forme di vitamina E di cui si è parlato all'inizio dell'articolo) mentre nel plasma e nei tessuti umani ne sono presenti solo 5. Le altre tre forme non vengono pertanto utilizzate.
Viene denominata d-alfa-tocoferolo. Le fonti più ricche sono gli oli vegetali non raffinati (di germe di grano, di cartamo, di girasole, di semi di cotone ecc.) che presentano la vitamina almeno nel 50% sotto forma di d-alfa-tocoferolo. L'olio di semi di soia e di mais hanno un contenuto circa 10 volte superiore di gamma-tocoferolo rispetto a quello di alfa-tocoferolo. Gli oli di palma, di riso e di cocco sono ricchi di tocotrienoli. Altre fonti sono le parti grasse delle carni animali, i cerali integrali, le noci e molti tipi di frutta e verdura.
Le proprietà
La vitamina E è una vitamina liposolubile (solubile cioè nei grassi) che si trova principalmente negli oli vegetali spremuti a freddo, in tutti i semi interi crudi, nelle noci e nella soia e in piccole quantità nella carne, nelle uova, nel pollame, nel pesce. Originariamente fu ottenuta per la prima volta dall'olio di germe di grano. La vitamina E è un potente antiossidante, fondamentale nella lotta ai radicali liberi. Protegge la vitamina A dalla scomposizione, la vitamina C e quelle del gruppo B dall'ossidazione e migliora la trasportabilità dell'ossigeno da parte dei globuli rossi. È coinvolta anche nei processi energetici, aumentando la resistenza del soggetto. Dal punto di vista cardiovascolare, è un leggero vasodilatatore, svolge attività antitrombotica e rinforza le pareti dei capillari. Protegge dall'ossidazione diversi ormoni e consente un corretto utilizzo da parte dell'organismo dell'acido linoleico; consente una riduzione del fabbisogno di vitamina A. Stimolando la diuresi, migliora la situazione di soggetti cardiopatici e/o ipertesi. Migliora infine la messa a fuoco della vista nelle persone di mezza età. Da questo breve quadro si comprende come possa essere notevolmente attiva nella difesa della salute e soprattutto nella prevenzione dell'invecchiamento.
L'assorbimento
Come le altre vitamine liposolubili, viene assorbita in presenza di sali biliari e grassi. Assimilata nell'intestino è trasportata al fegato, dove viene immagazzinata; è anche depositata in altri organi (tessuti grassi, nel cuore, nei muscoli, nei testicoli, nell'utero, nel sangue e nelle ghiandole surrenali e pituitaria). In genere con la dieta se ne assumono 20 UI. È stato dimostrato che le forme naturali di vitamina E sono più efficaci di quelle sintetiche, soprattutto come antiossidante. Se ferro inorganico e vitamina E vengono assunti insieme, diminuisce l'assorbimento di entrambi; è preferibile pertanto assumere il ferro (a stomaco vuoto) 8-12 ore dopo la vitamina E o assumere forme di ferro compatibili come il fumarato ferroso. Molte sostanze possono ridurne l'assorbimento (cloro dell'acqua potabile, pillola contraccettiva, composti inorganici del ferro ecc.). La vitamina E viene distrutta dal calore della cottura, dai raggi ultravioletti e dall'ambiente alcalino (come il bicarbonato di sodio). Gli alimenti che contengono grandi quantità di vitamina C possono favorire l'assorbimento della vitamina E.
Dosaggio
Un'assunzione corretta deve tener conto non del peso del soggetto, ma della quantità di grassi polinsaturi della dieta, dell'esposizione all'inquinamento, dell'età. Attualmente molti studi americani consigliano un'integrazione di 200-400 UI al giorno.
Tossicità
Dosi inferiori alle 800 UI non danno generalmente problemi; alti dosaggi possono provocare un aumento della pressione sanguigna. È decisamente sconsigliata per i pazienti affetti da reumatismo cardiaco cronico. Particolare attenzione deve essere posta in pazienti che assumono anticoagulanti.
Effetti nelle patologie
- nelle malattie gastrointestinali
- nel morbo di Parkinson. Il medicinale Deprenyl associato alla vitamina E può diminuirne i sintomi.
- nelle convulsioni nei bambini epilettici - nel rafforzamento del sistema immunitario
- nella prevenzione delle malattie cardiache
- nell'angina pectoris
- nei crampi notturni, spasmi muscolari associati a claudicatio intermittente
- nella prevenzione del tumore al polmone (la probabilità di ammalarsi è due volte e mezzo minore)
- nella sindrome premestruale
- nella radioterapia e nella chemioterapia
- nella distrofia muscolare
- nella sclerosi multipla
- nel trattamento delle vene varicose
- nella malattia di Crohn
- nella limitazione dei danni del fumo da sigaretta
- nelle cefalee
Moltissime altre ricerche sono condotte sull'impiego della vitamina E, rendendola una delle sostanze più interessanti nella gestione delle patologie.
Cosa non fa
Non ci sono invece prove scientifiche della funzione della vitamina E sia come cicatrizzante sia come fattore attivo nella sfera sessuale. |